VENERDI’ 16 MARZO 2012 ALLE ORE 18
NEI LOCALI PARROCCHIALI DI SANTA MARIA AL GIGLIO
A MONTEVARCHI (AR)
In occasione del 1° anniversario della morte di Mons. Riccardo Spagnoli
è stato presentato il libro
NEI LOCALI PARROCCHIALI DI SANTA MARIA AL GIGLIO
A MONTEVARCHI (AR)
In occasione del 1° anniversario della morte di Mons. Riccardo Spagnoli
è stato presentato il libro
Don Riccardo Spagnoli
PASTORE E MISSIONARIO
la presentazione è stata fatta da
S.E. Mons. Mario Meini Vescovo di Fiesole
S.E. Mons. Mario Meini Vescovo di Fiesole
Il sito internet a lui dedicato è sempre raggiungibile all'indirizzo:
e sarà arricchito costantemente dei contenuti che perverranno e che il coordinatore riterrà di pubblicare.
Lascia i tuoi commenti:
Qui sotto puoi scrivere cosa pensi di questa iniziativa oppure puoi dare suggerimenti su come sviluppare al meglio il sito internet dedicato a Don Riccardo Spagnoli. Grazie per il contributo.
Lascia i tuoi commenti:
Qui sotto puoi scrivere cosa pensi di questa iniziativa oppure puoi dare suggerimenti su come sviluppare al meglio il sito internet dedicato a Don Riccardo Spagnoli. Grazie per il contributo.
E' una bellissima iniziativa!
RispondiEliminaHo conosciuto personalmente Don Riccardo: era una grande persona amata da tutti, ma ignoravo che avesse fatto così tante cose. Grazie per avermelo fatto conoscere ancora di più!
Complimenti per la bella iniziativa. Ho avuto modo di leggere e sapere cose che non conoscevo sui membri della mia famiglia e soprattutto sull'esperienze dello Zio Don Riccardo in Brasile. Tutte le lettere ed i ricordi del primo viaggio in Brasile....il ricordo della mamma, del padre, dei fratelli! Cose molto belle per ricostruire le proprie radici, la propria cultura, dove siamo nati, come siamo stati educati e dove la vita ci ha condotto. Questo e' molto importante soprattutto oggi che stiamo vivendo in mondo globalizzato ma dove la propria storia serve anche a capire dove dobbiamo andare.
RispondiEliminaPotrei continuare a lungo con gli apprezzamenti a chi ha avuto l'idea....e la pazienza di pubblicare il materiale disponibile ma penso di aver reso l'idea del mio pensiero per chi leggge!
Paolo Spagnoli (nipote - figlio del fratello Luciano)
Ciao anche io ho conosciuto personalmente Don Riccardo e devo dire che tutto quello che si dice è vero, Don Riccardo era un uomo speciale amava ogni persona attorno a se proprio con quell'amore che ci ha insegnato Gesù. La sua morte non mi a reso triste perché adesso so che Lui è con la persona che più ha amato al mondo Gesù e con Lui segue noi e ci protegge con le suo braccia forti. Ogni volta che portavo da lui mia figlia le accarezzava la testa così dolcemente come se volesse ogni volta far entrare Gesù dentro di lei e questo momento mi dava una grande pace interiore, mi faceva capire che Gesù è realmente sempre con noi e ci guida ogni giorno. Ti mando un grande bacio caro Don Riccardo
RispondiEliminaCome non riscaldarsi il cuore nel ricordare il suo sorriso o le sue "pacche" affettuose, oppure sorprendersi con lui se ancora ricordava il nome dei tuoi figli o dei tuoi familiari. Certo nel leggere il libro scopriamo di non essere gli unici a volergli bene e soprattutto di non essere stati gli unici ad essere importanti per lui. Un suo grande dono era proprio questo, far sentire importante chi gli stava di fronte. A chi, ragazzino, gli chiedeva consigli, rispondeva senza perdere tempo anche per lettera e durante le vacanze e a chi gli poneva domande sul perchè della propria croce, sapeva infondere coraggio e speranza. Non avevo perso l'abitudine a far luce sulle mie indecisioni affidandomi ai suoi consigli anche per email, oppure di pensare a lui dicendomi che dovevo andare a trovarlo, e quando la sua vita terrena è finita mi è sembrato di non avere più una parte di me, una parte piccola e segreta che si ricaricava delle sue parole e della sua forza. Ma in questo anno il suo spirito ha vinto la morte ed il libro pubblicato ne è proprio la testimonianza. Grazie a tutti
RispondiEliminaho letto quel bellissimo libro che mi ha regalato un Vescovo che lo conosceva. Ricordo benissimo la sua bonarieta', il suo affetto, il suo essere giocoso e gioioso con i bambini come me cresimati e comunicati da lui.
RispondiEliminapurtroppo la mia fede mai abbastanza salda mi ha impedito di conoscerlo meglio da grande, e di capire ancor di piu' la sua grandezza. Credo che persone come Lui siano un segno di Dio per gli atti ma anche per il pensiero veramente innovativo. Basti quel passo del libro in cui parla di autoreferenzialita' delle parrocchie e di necessita' missionaria anche nei paesi come l'Italia... Che Dio lo benedica, ma sono sicuro sia gia' successo